Assenze Ingiustificate e Dimissioni di Fatto: ecco come procedere per avere un vantaggio concreto.
06/02/2025
Gestire un'azienda significa affrontare quotidianamente una serie di sfide, e una di queste riguarda le assenze ingiustificate dei dipendenti.
Se ti è mai capitato di avere un lavoratore che sparisce senza dare spiegazioni, sai quanto può essere frustrante e dannoso per l'organizzazione del lavoro.
La buona notizia? Ora la legge ti offre una soluzione strutturata per gestire queste situazioni...soluzione che, secondo l'attuale lettura della normativa e delle circolari, può essere così schematizzata:
Schema Operativo in sintesi: come procedere in caso di assenza ingiustificata
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Verifica l'assenza → Se supera il termine previsto dal CCNL (o 15 giorni in mancanza di indicazioni), puoi procedere.
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PEC all'ITL → Invia una comunicazione ufficiale con i dati del lavoratore e le informazioni sull'assenza.
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Invio UNILAV → Contestualmente trasmetti all'ITL la comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro (unilav dimissioni).
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Verifica ITL → L'ITL ha 30 giorni per verificare se l'assenza non è dovuta a colpa del lavoratore.
Quanto riportato in questo schema è interpretato sulla base della normativa vigente e delle circolari attualmente in essere. Con l’evoluzione della prassi operativa potrebbero emergere ulteriori modalità applicative.
In dettaglio cosa dice la Legge?
L'articolo 19 del Collegato Lavoro 2024 ha introdotto una procedura specifica per la risoluzione del rapporto di lavoro in caso di assenza ingiustificata prolungata. Nello specifico, ha modificato l'articolo 26 del Decreto Legislativo 151/2015, aggiungendo il comma 7-bis, che stabilisce:
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Se un dipendente si assenta senza giustificazione per un periodo superiore a quello previsto dal CCNL applicato (o, in mancanza, oltre 15 giorni), l'azienda può considerare il rapporto risolto per volontà del lavoratore.
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Il datore di lavoro deve comunicare l'assenza all'Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL) tramite PEC.
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L'ITL ha 30 giorni per effettuare verifiche.
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Se l'assenza non è giustificata, il rapporto di lavoro si considera cessato senza necessità di ulteriori atti.
Questa novità semplifica enormemente la gestione di questi casi, eliminando lungaggini burocratiche e incertezze. Tuttavia, va considerato che nel tempo potrebbero emergere interpretazioni giurisprudenziali e aggiornamenti operativi che ne potrebbero modificare l'applicazione.
La procedura in dettaglio Passo dopo Passo
Se hai un dipendente che sparisce nel nulla, ecco cosa devi fare secondo quanto da noi interpretato leggendo in dettaglio la normativa e le circolari ad oggi emanate:
1. Invia la PEC all'ITL
Invia la comunicazione ufficiale via PEC alla sede territoriale dell'Ispettorato del Lavoro, includendo:
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Dati del lavoratore (nome, cognome, codice fiscale, contatti);
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L'ultima data di presenza sul posto di lavoro;
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La durata dell'assenza ingiustificata.
nb -> l'INL ha emanato un modello di comunicazione che puoi trovare cliccando qui
2. Invio del Modello UNILAV
Contestualmente, puoi procedere all'invio del modello UNILAV per comunicare formalmente la cessazione del rapporto di lavoro per dimissioni. Il modello UNILAV può essere inviato anche nella stessa PEC in cui si comunicano i dati del lavoratore all'ITL, per accelerare il processo.
3. Le Verifiche dell'ITL
L'Ispettorato ha 30 giorni per verificare la situazione. Se accerta che l'assenza è effettivamente ingiustificata, il rapporto si considera chiuso definitivamente. Se invece il lavoratore dimostra che l'assenza non è a lui imputabile (ad esempio per motivi di forza maggiore), l'azienda dovrebbe annullare le dimissioni comunicate.
Due approcci possibili
A seconda della tua strategia aziendale, puoi adottare due diversi approcci:
1. Escludendo il lavoratore (dalla procedura)
Una volta trascorso il termine miniimo di assenza ingiustificata previsto dal ccnl o dalla legge (15 gg in uqest'ultimo caso), puoi avviare subito la procedura di risoluzione del rapporto, inviando la PEC e l'UNILAV alla ITL e al lavoratore. In questo caso il lavoratore, magari assente in modo giustificato - pensa che sia in ospedale in coma - potrebbe, successivamente, impugnare la cessazione, giustificare l'assenza, e chiedere la ricostituzione del rapporto.
2. Includendo il lavoratore (più prudenziale)
Se preferisci un metodo più cauto, si poteebbe procedere con l'invio di una comunicazione al lavoratore ad esempio una congestazione di assenza ingiustificata. In questo caso, se il lavoratore ha qualcosa da evidenziare quale giustificativo della sua assenza lo saprari subito e potrai gestire la circostanza evidenziata eliminando così il pensiero di poter ricevere , più in là nel tempo, una richiesta di ricostituzione del rapporto.
Questi due approcci evidenziano l'attenzione di SOS Lavoro sull'individuare Soluzioni Operative che siano Strategiche per l'imprenditore.
Quanto vale per l'imprenditore chiudere prima possibile le posizioni aperte, riorganizzare il lavoro ed evitare che successivamente tale riorganizzazione venga stravolta?
Per fare un esempio immaginario (ma che potrebbe accadere) -> Immagina che il lavoratore (ignaro della procedura adottata) richieda la ricostituzione del rapporto perchè dimostra che, non per sua colpa, l'azienda non ha ricevuto la comunicazione di malattia in ospedale presso cui il lavoratore è stato in coma per due mesi...
Vantaggi della nuova procedura per l'Imprenditore
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NON DEVI PAGARE IL TICKET DI LICENZIAMENTO: in caso di assenza ingiustificata prolungata da parte del lavoratore, prima eri costretto a licenziare per giusta causa e pagare il ticket di licenziamento; ora non più essendo tale assenza qualificata come dimissioni.
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PUOI RECUPERARE IL MANCATO PREAVVISO: essendo l'assenza ingiustificata prolungata qualificata come dimissioni date, appunto, senza preavviso, puoi richiedere al lavoratore il pagamento dell'indennità di mancato preavviso.
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Miglior organizzazione aziendale: Eviti di tenere in sospeso una posizione lavorativa e puoi subito cercare un sostituto per continuare la tua attività aziendale.
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Se vuoi assicurarti di seguire la procedura nel modo corretto ed evitare problemi, gli esperti di SOSLavoro possono supportarti nel gestire la situazione in modo rapido ed efficace, anche tenendo conto delle evoluzioni operative e giurisprudenziali che ci saranno man mano che verrà attuata in pratica tale nuovissima procedura.
Avvocato Claudio Nappo
Consulente Legale Giuslavorista “Atipico” per Aziende. Da oltre 15 anni è a stretto contatto con imprenditori e con le specifiche esigenze di gestione delle problematiche derivanti dal rapporto di lavoro. Quale esperto in consulenza legale in diritto del lavoro e formazione aziendale risolve in modo definitivo le problematiche esistenti e future legate ai rapporti di lavoro, rendendo autonoma, organizzata e produttiva la azienda, creando armonia e collaborazione tra e con i propri collaboratori.
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